Thank You for Smoking… and drinking Scotch



La capacità di saper manipolare le parole dà un potere inimmaginabile. Miscelando il tutto col carisma di un leader, la visione strategica di un giocatore di scacchi e, ovviamente, quella dose di cinismo necessaria a rinfoltire la chioma sul proprio stomaco, si diventa rapidamente capaci di manovrare l’opinione pubblica a favore di qualcosa più che oggettivamente orrendo.

Questo è il tema fondamentale all’interno di questo film, che a me piace da morire per la genialità di mescolarlo all’interno della società americana, a tutti molto nota per dare un gran peso -a volte anche esagerato- alla questione “immagine”. È più importante la forma della sostanza (that’s the american way!).

Come se non bastasse la difficoltà di dover proteggere un tema spinoso come l’utilizzo delle sigarette di fronte alla società/opinione pubblica statunitense, ad aggiungere benzina sul fuoco c’è la presenza di un figlio: cavolo, se fossi io in quella situazione morirei di vergogna di fronte agli occhi di mia figlia! 
Invece Nick Naylor (il protagonista) è talmente convinto di ciò che fa che riesce a vendere al figlio tutta la filosofia che ha sviluppato per vendere -prima di tutto a se stesso- l’importanza di ciò che fa… e devo dire che questo è uno dei miei punti preferiti del film, e mi è piaciuto tanto da volerlo condividere.


Non devo dire altro su questo film (tratto dall’omonimo libro di Christopher Buckley), o finisco per raccontarlo. Invece va visto! Guardatelo senza prendere posizioni… oppure prendetele pure: Nick Naylor alla fine ve le farà crollare comunque.

Però munitevi di quanto è necessario avere accanto mentre guardate il DVD, seduti comodamente sul divano dopocena: un ottimo Single Malt Scotch Whisky del Seaside, molto famoso per il suo gusto torbato che conquista perlopiù gli uomini (ma non solo) e trova decisamente riscontro positivo tra i fumatori. È prodotto sull’isola scozzese di Islay (si pronuncia Aila) ed è noto col nome di Laphroaig.
Da appassionato del Single Malt ricordo solo le solite quattro regole base per gustare un buon whisky:


Enjoy