MangiaPregaAma...Gricia!


“Imbarcarmi”. Questo dice Liz (Julia Roberts) al suo nuovo uomo nuovo, brasiliano, trovato a Bali. Un anno alla ricerca del senso della vita ridotto all’aver semplicemente capito quale sia “la sua parola”.

In effetti, ripensando a freddo ai vari elementi del film (da persona che non ha letto il libro) si evince che Liz, per tutto il tempo, cerca disperatamente di coprire il ruolo della donna forte, ma alla fine si dimostra fondamentalmente molto debole, così debole da aver bisogno di un uomo forte accanto, un dominante, uno che non ha dubbi su ciò che vuole e, soprattutto, nessuna insicurezza.
“Bisogno”.

Questa è invece la parola chiave che vale davvero, anche per questo film. In un epoca culturalmente deviata, come quella di oggi, tutti siamo spinti a confondere i nostri bisogni con i nostri desideri. Giorno dopo giorno, un pezzo per volta, la morale si dissolve lasciando spazio alla dissolutezza… e le scuse per giustificarsi con se stessi sono sicuramente molto facili da trovare. Ma quando si cede alla voluttà senza dar peso ai valori, presto la gioia si dimostra effimera e lascia il posto ad un vuoto più grande del precedente, rimanendo più poveri.

Sostengo quindi l’idea della povertà di Liz che viene evidenziata dal marito dell’amica, il quale -da ubriaco- le dice come sia buffa la sua tendenza a somigliare all’uomo che ha accanto, un po’ come il cane somiglia al suo padrone.
E la reazione di Liz? La fuga. Una fuga apparentemente coraggiosa, ma più probabilmente vigliacca: lei infatti non sembra tanto inseguire qualcosa di cui è alla ricerca, ma piuttosto ciò che altri le dicono sia il caso di cercare.
Poi diciamola tutta: mica male i posti che si sceglie per “ritrovarsi”!
Inizia con
Roma andando sempre fuori a mangiare (eccetto una minuscola pausa di “dolce far niente” a base di verdure lesse), poi l’India in un luogo di “preghiera e meditazione” iperorganizzato altamente turistico (mica le fogne di Calcutta) e per finire un bel periodo a Bali, che non guasta mai! Questa a me pare proprio una bella VACANZA di un anno!

Sicuramente, prima del "coraggio" serve un notevole conto in banca: sarebbero guai per me se mi venisse un coraggio come questo!
Limitiamoci quindi a pensare che tutto sommato la felicità è più probabile trovarla seguendo i nostri veri bisogni, anche quelli molto semplici come un primo piatto povero ma al tempo stesso intenso.


La Gricia, per esempio, che a conti fatti è uno dei miei piatti preferiti.

Ingredienti per 4 persone:
400 gr di tonnarelli, 200 gr di guanciale, 100 gr di pecorino grattugiato, una spolverata di pepe nero

Preparazione:
In una padella mettete a rosolare il guanciale tagliato a pezzetti, in pochissimo olio (il grasso lo tira fuori da solo), fino a farlo diventare croccante. Quando la pasta è quasi a cottura la togliete (lasciando un bicchiere di acqua di cottura da parte) e la ripassate nella padella con il guanciale (gli ultimi 2 minuti di cottura). Aggiungete il pecorino e un po' di acqua di cottura (che vi fa venire un po’ di cremina). Infine una spolverata di pepe nero appena macinato a seconda dei gusti.

Il piatto è già pronto: è velocissimo da preparare e se l’avete fatto bene è favoloso!

Enjoy