Wall street, il ritorno di Gekko e la tartara di salmone
Finalmente! Hanno provato a copiare senza successo uno dei film cult degli anni 80' come Wall Street, ("1 km da wall street" è uno di questi) ma solo Oliver Stone può replicare a Oliver Stone.
Molte volte quando hai amato un film e vai a vedere il sequel, sei pieno di pregiudizi, timori e prevedi sempre il peggio, ma Oliver non delude. (scopri perchè). Nel 1987 con Wall Strett (guarda il trailer originale) ha voluto raccontare la storia di uno spregiudicato finanziere, Gordon Gekko, che incontra sulla sua strada il giovane broker Bud Fox, il suo discepolo a cui prova a tramandare la sua filosofia di vita, ecco qualche perla: "è tutta questione di soldi, ragazzo, il resto è conversazione....", o "se vuoi un amico prendi un cane" o ancora "serve gente giovane, povera, furba e affamata, possibilmente senza sentimenti".
Ora il vincitore del premio oscar per quel film, Michael Douglas, (guarda i suoi best 15) torna con il sequel, una storia che riparte proprio dall'uscita di galera di Gekko e da una splendida New Jork che non nasconde la sua ferita dell'11 Settembre. Il film affronta la stessa avidità due decenni dopo, in un contesto economico e culturale completamente diverso.
Racconta il periodo del 2008, il crollo della borsa, la sensazione di un nuovo giovedì nero e mostra la recessione che stiamo vivendo dal punto di vista tristemente privilegiato di Wall Street; in fondo ci porta lì dove è nata la crisi e le notizie che leggiamo sui giornali non sono poi tanto lontane da quello che ci racconta il regista.
Il cast, rispetto alle stelle del classico del 1987, gira esclusivamente intorno a Michael, con una prova convincente di Shia LaBeouf e della "cerbiatta" Carey Mulligan (giusto per la cronaca vi raccontiamo che si sono messi insieme durante le riprese e voci di qualche giorno fa dicono che si siano lasciati..mah!). Il film è ben girato e si chiude con un finale (forzatamente) positivo in un momento in cui il mondo reale forse ha bisogno di un pò di speranza e di pensare che un altro capitalismo sia possibile.
La malattia sta mettendo alla prova Michael Douglas che forse per rassicurare i fan e dare una prova di coraggio ha partecipato alla prima del film ad New Jork (guarda la prima).
E adesso veniamo alla ricetta... pensando a Gekko ci è venuto in mente un piatto delicato, sofisticato e 'costoso' magari da associare ad una coppa di Moet. Vi presentiamo la Tartara di salmone.
Sfilare la pella del pesce dopo averlo squamato. Eliminare le parti grasse e quelle più scure. Tagliare a fettine sottili il salmone, aggiungere un pò di pepe, poco sale e appena un pò di olio. Aggiungere un pizzico di senape, della scorza di limone e un pò di prezzemolo e tritare il tutto. Mettere il composto in uno stampino dopo avervi versato un pò di olio ed infine.. trasmorare la tartara nei piatti sopra un letto di radicchio rosso.
Bon appetit!