C'è chi dice no, Firenze e il crostino Toscano





Sull'onda delle proteste di questi ultimi giorni da parte di studenti e lavoratori precari, ho deciso di andare a vedere C'è Chi Dice No (clicca qui per il trailer), commedia leggera di Giambattista Avellino ambientata a Firenze con Luca Argentero, Paola Cortellesi, Paolo Ruffini.

Ricordate Generazione Mille Euro di Venier o Tutta la Vita Davanti di Virzì? .. Passano gli anni e i problemi lavorativi nell'era della globalizzazione sono sempre drammaticamente gli stessi. Il cinema del 2000 racconta, sdrammatizzandole, le vicende di ragazzi alle prese con crisi di identità e d'amore generate dalla mancanza cronica di un posto fisso, della possibilità stessa di immaginarsi e costruirsi il proprio futuro. In questo film, con una differenza: la rassegnazione cede il passo a una forma di ribellione scanzonata e divertita, generata proprio dalla situazione senza via d'uscita in cui si trovano i protagonisti.

Come reagiscono i 3 ex compagni di liceo a questa società che li priva di un posto di lavoro stabile?? Identificano 3 'cattivi' e ci si scagliano contro con tutti i loro mezzi. Oggi lo definiremmo 'stalking'. E così in un susseguirsi di gag più o meno riuscite, i 3 arrivano addirittura a creare un movimento: 'I Pirati del Merito', pronto a smascherare tutti i raccomandati che gli hanno tagliato la strada. Riusciranno i nostri eroi a ristabilire una società giusta e fondata sul merito? Lascio a voi la sorpresa.

Vi consiglio di vedere questo film? Se non fate caso al tentativo di Argentero e della Cortellesi di imitare il fiorentino, direi proprio di sì.. sopratutto se siete giovani, in cerca di un lavoro fisso e non vedete la luce alla fine del tunnel... Magari vi prendete qualche spunto!

E poi c'è Firenze, la magica Firenze che fa da contorno ad ogni ripresa.
Se volete ripercorrere i principali luoghi scene del film vi consiglio questo itinerario, della durata di poche ore. Pronti? Via!


Partenza in Piazza Sant'Ambrogio, dove potete visitare l'omonima chiesa dalla facciata bianca molto semplice, traforata da due strette finestre. P
ercorrete Via Pietrapiana e fermatevi in Piazza dei Ciompi, dove l'ultimo week-end del mese si tiene un mercatino delle pulci. La piazza è delimitata dalla Loggia del Pesce, dove è ambientata una delle scene iniziali del film (in notturna). Questo bel portico è stato disegnato dal Vasari nel XVI secolo. Proseguite per via dell'Oriuolo e per Via del Proconsolo, che vi porterà a tu per tu con il retro del Duomo. A questo punto imboccate via Dei Servi e percorretela tutta fino in fondo. Arriverete così alla bellisima e molto meno affollata Piazza Santissima Annunziata. La riconoscete? Anche questa si trova nel film. Spesso ignorata dai turisti, questa piazza è deliziosa e ben rappresentativa dello stile rinascimentale della città. Al centro si trova la statua equestre di Ferdinando I de' Medici, opera del Giambologna, mentre il porticato sulla destra è stato progettato da Brunelleschi come orfanotrofio. In alto sopra gli archi potete ammirare le terracotte smaltate di Andrea Della Robbia.

A questo punto vi lascio qualche ora libera per avventurarvi nel centro di Firenze o per visitare dei Musei (Palazzo Medici Riccardi, Piazza San Marco, Palazzo Strozzi, San Lorenzo): L'appuntamento è per l'ora di cena al Circolo dei Canottieri di Firenze dove d'estate viene aperto un vero e proprio ristorante sul greto dell'Arno. E' lì che Irma e Max si baciano ed è bellissimo soprattutto al tramonto. Se volete essere originali, potete contattare l'associazione I Renaioli ed organizzare un bel giro in barca. Vi assicuro che ne vale la pena!

Come accompagnare questo film e questo tour fiorentino se non con un bel crostino toscano ?


Oggi voglio fare un'eccezione e regalarvi la ricetta di mia nonna. Come spesso accade con i piatti cucinati dai nonni, secondo me questo è il migliore del mondo Vi riporto fedelmente la sua ricetta, anche se starà a voi trovare il giusto equilibrio tra gli ingredienti.

Armatevi di:
cipolla, fegatini, dado, vino bianco capperi pane casalingo rigorosamente senza sale

Per realizzarli fate così: tritate finemente la cipolla e fatela appassire insieme ai fegatini. Quando si sono insaporiti, aggiungete un pezzettino di dado
, aggiungete dell'acqua e coprite. A cottura ultimata, aggiungere il vino bianco da far sfumare e alla fine capperi macinati. Da spalmare su pane casalingo, toscano naturalmente!