Quando la cucina fa spettacolo.. ecco a voi un piatto da Masterchef!

  
In questa ripresa autunnale che si preannuncia sempre più povera dal punto di vista dei format televisivi, con il Grande Fratello in crisi d'identità, mi sembra giusto dedicare spazio a un nuovo programma in cui sono sempre i giovani a fare da protagonisti, ma nelle vesti di talentuosi aspiranti chef.  Finalmente la cucina protagonista della nostra televisione, elevata ad arte al pari di musica, canto e teatro. Stiamo parlando di MasterChef, che forse avete già modo di scoprire dalla nostra pagina di Facebook.
  
Sotto l’occhio vigile e severo di tre giudici d’eccezione (Carlo Cracco, chef 2 stelle michelin e 3 forchette Gambero Rosso; Bruno Barbieri, chef pluristellato nei più rinomati ristoranti italiani; e Joe Bastianich, una bandiera della ristorazione italiana in America) i concorrenti si sfidano nella realizzazione di ricette sempre diverse e con ingredienti a sorpresa, in uno scontro a eliminazione diretta al termine di ogni prova, che vedrà alla fine un solo vincitore, il nuovo, primo Master Chef italiano.


Come riassume Aldo Grasso:

Fra tutti i programmi culinari che la tv propone (sono tantissimi, segno che siamo passati dal cibo come nutrimento al cibo come linguaggio), «MasterChef» è il più bello, il più attraente, il più vivace. (Cielo, canale 126 di Sky e Dtt, mercoledì, ore 21.05). La specialità della casa è la severità: finalmente qualcuno che ha il coraggio di essere rigoroso, esigente, inflessibile, come il magistrale Anton Ego, il critico enogastronomico di Ratatouille. 

E se avete visto Ratatouille il riferimento non poteva essere più azzeccato. I tre giudici sono veramente severi, cosa a cui ormai i talent show più comuni ci hanno totalmente disabituato, troppo impegnati a scavare nelle pieghe recondite, negli abbandoni e nei traumi infantili dei concorrenti. Qui invece si parla SOLO di cucina.


Poco importa quali inconvenienti hai avuto nella realizzazione del piatto, l'unica cosa che conta è quello che penseranno i giudici quando lo guarderanno e assaggeranno. Niente di più simile a quanto accade con il severo Anton Ego di Ratatouille.




Chi riuscirà a sciogliere il cuore dei pluristellati giudici ancora non ci è dato saperlo. Siete ancora in tempo per scoprirlo, seguendo le sfide (Mistery Box, Invention Test o la Prova sul campo) che ogni volta mettono a dura prova i concorrenti, il cui numero si sta riducendo ormai a pochi finalisti.

E se Carlo Cracco leggesse questo post? Non posso lasciarmi sfuggire l'occasione di  pubblicare anche io una ricetta a prova di Masterchef! Come in Ratatouille punto sulla semplicità e su ingredienti genuini.. per un piatto vegetariano che affonda le proprie radici nella tradizione spagnola (Ricetta tratta da ChefAcademy).


Teglia di riso al forno con verdure

Difficoltà: *°°°° (facile)
Preparazione: 50 minuti
Cottura (35 minuti)

Ingredienti:
300 g. di patate
150 g. di carciofi 
130 g. di riso per minestre
50 g. di cipolla
1 costa di sedano con le foglie
3-4 pomodorini
pecorino grattugiato
olio, 2 spicchi d'aglio, alloro, sale e pepe




Per preparare la teglia con le verdure: pulite i carciofi e affettateli e metteteli in una ciotolina con acqua e limone affinchè non anneriscano. Pelare le patate e affettarle. Sbucciare e affettare la cipolla, sbucciare e tritare finemente l'aglio, lavare i pomodorini e tagliarli in quattro, pulire il sedano senza rimuovere le foglie e tagliarlo a pezzetti.

Componete la teglia con olio extravergine d'oliva, uno strato di patate, uno di cipolle e infine uno strato di carciofi. Infine, sulla superficie, il sedano, una foglia di alloro, l'aglio tritato e i pomodorini. Insaporite con sale e pepe, coprite il tutto con 1 litro di acqua e portate a bollore sul fornello.







Dopo qualche minuto di bollitura aggiungete il riso e spolverate con abbondante pecorino grattugiato, irrorate con un filo d'olio e infornate a 160° per 25-30 minuti. 








Vi è piaciuta? Mi raccomando, non siate giudici troppo severi!