Londra, Olimpiadi e patatine fritte



Come riempire il mare con la sabbia, fare cinema indipendente in Italia. 

The Golden Temple è il primo lungometraggio di Enrico Masi, prodotto da Caucaso Factory con la partecipazione di Aplysia. Il documentario parla del cantiere delle prossime Olimpiadi (Londra 2012), ma non solo.



1908 – 1948 – 2012. Londra sarà la prima città ad ospitare per la terza volta le Olimpiadi. Il mega-appalto da milioni di sterline è stato vinto promettendo un'Olimpiade partecipativa, verde, sobria, inserita in un più ampio progetto di rigenerazione urbana. Nell'est di Londra, in una delle aree più dismesse e trascurate di tutta la città, fervono i preparativi. Una recinzione elettrificata protegge un imponente cantiere di 2,5 Km2. Al suo interno lo stadio, il tempio dell’intrattenimento e del gioco, costruito sopra le scorie radioattive di un reattore nucleare. Un secondo tempio, dedicato al consumismo, e' quasi pronto. E' il centro commerciale più grande d'Europa, targato Westfield. Il 65% dei visitatori lo dovrà attraversare per poter raggiungere il parco olimpico. Il terzo tempio doveva essere la moschea più grande d'Europa, ma il piano di costruzione e' stato abbandonato. Nell'area sono però attive numerose comunità religiose, spesso di stampo pentecostale. Occupano lo stesso spazio simbolico di quella moschea che non c’è. Intorno a questi templi d'oggi incontriamo vari personaggi che ci guidano nella scoperta di questa “rigenerazione”. Tra di essi: Mike, fotoreporter che vive in una barca nei canali industriali di Londra; John, imprenditore del capitalismo “puro”; Sue, guida olimpica orgogliosa del progetto di riqualifica; l’apostolo Ben, Generale di Dio, evangelizzatore ghanese in tenuta militare. Seguendo le loro storie ci muoviamo attraverso un luogo simbolico e reale al tempo stesso. La trasandatezza ex-industriale ed il carattere di retro–magazzino che da sempre contraddistinguono l'East London cozzano contro un processo di riqualificazione e spinta avanguardista, tra residenti sfrattati, canali pittoreschi, frenetici lavori in corso e chioschi locali costretti a chiudere per essere rimpiazzati dai punti vendita delle grandi catene commerciali.

La cosa più interessante di questo documentario è che è un film no budget, finanziato attraverso una campagna di sottoscrizioni dal basso, un progetto di editoria collettiva che potete trovare nel sito Produzioni dal Basso.

Vogliamo accompagnare questo documentario con un classico da fast-food.. ma che se preparato come si deve può diventare un contorno d'eccezione.

Ecco a voi, le Patatine Fritte, nella ricetta del Cucchiaio d'Argento.


Ingredienti: patate, olio, sale
Preparazione: 20 minuti
Difficoltà: facile

Sbucciate le patate, tagliatele a fettine spesse due-tre millimetri oppure a spicchi più o meno di un centimetro. Tuffatele in una terrina di acqua fredda leggermente salata e tenetevele fino al momento di friggerle. Scolatele, asciugatele molto bene con un telo da cucina. In una larga padella scaldate abbondante olio e quando è ben caldo tuffatevi le patate e ritiratele quando sono dorate. Asciugatele su carta assorbente e servite caldissime!