Noah in 3D... o_O
Da diversi anni, ormai, è
ripartita la moda dei film in 3D. Senza dubbio questa è una tecnologia che ha avuto, recentemente, un forte miglioramento: ricordo ancora quando, da ragazzino, ebbi l'opportunità di vedere al cinema "Lo
Squalo 3D", un successo all epoca che però non ebbe un gran seguito.
Cinque anni fa, invece, sono
stato a vedere Avatar, il film che dopo tanto tempo ha rilanciato il 3D nel
cinema: indipendentemente dalla trama, bisogna ammettere che lo scalpore che ha
suscitato è stato senza dubbio meritato.
Da quel momento però tanti,
troppi sono stati i registi che hanno preteso di utilizzare il 3D senza tenere conto di uno dei concetti fondamentali del "far bene il lavoro del
regista": a meno di essere pionieri nell'introduzione di una nuova tecnologia
(cosa che, per esempio, ha reso più che perdonabile qualunque errore o abuso commesso in Avatar), non
può essere la tecnologia a definire un lavoro ma dev'essere il lavoro ad usarla
opportunamente per migliorare il risultato finale, massimizzandone la qualità.
In parole più semplici,
"la tecnologia è il mezzo, non il fine"
In effetti ho visto alcuni
film in 3D e tanti di questi erano più una "sagra dell'abuso": il mio
parametro è che l'uso è buono quando nemmeno ti accorgi che il 3D c'è... e sono
solo 2 i film (tra quelli che mi vengono adesso in mente) in cui ho levato gli
occhiali durante la proiezione perché ritenevo che il 3D non ci fosse affatto.
Non vi dirò i titoli ma quei lavori sono l'esempio da seguire.
Ciononostante le congiunzioni
astrali che ti portano a deviare da una scelta del genere possono
accadere. Come ad esempio ricevere, sulla tessera del cinema, un regalo di
compleanno speciale: una visione gratuita "anche in 3D" di qualsiasi film... e
proprio quando nelle sale è presente quel film che aspettavi con ansia di
vedere da tanto tempo.
Ed ecco che "Alvaro il
Tonto" è cascato nel trappolone, andando a sciuparsi in 3D la visione di
Noah. Chiunque mi conosca o mi segua sul blog sa bene quanto io abbia sempre
adorato Darren Aronofsky: da tanto sapevo dell'arrivo del film, fremevo
nell'attesa e quando si è presentata l'occasione di vederlo gratis in 3D ci
sono andato da solo, proprio per godermi a pieno l'esperienza... ma gli
effetti 3D (che ho perdipiù trovato di scarsa qualità) mi hanno distratto così
tanto che sono uscito dal cinema insoddisfatto e con l'amaro in bocca.
No, non tornerò al cinema per
rivederlo in 2D. Tantomeno mi sento di consigliarlo. A questo punto non posso
far altro che attendere l’uscita del DVD, che rivedrò a casa con calma e poi decidere se mi piace. Anche perché così potrò guardarlo mangiando un
piccolo sfizio che adoro concedermi quando guardo un bel film a casa mia: lo
Zenzero Candito.
E' un rimedio naturale per
l'influenza e la nausea, fa bene alla digestione ed è un piacere sgranocchiarlo
con la sua nota piccantina... e la ricetta è davvero semplice!
Ingredienti: 300g di zenzero
fresco e sodo, 300g di zucchero (+altri 100g per guarnire) e 800ml di acqua
Procedimento: tagliare lo
zenzero a pezzi e sbucciarlo con un pelapatate, eliminando bene tutta la
buccia. Tagliarlo a fette (o a pezzetti se preferite) e metterlo in una pentola
di acciaio coperta, con 100ml di acqua: portato a bollore, scolarlo per
eliminre l'acqua e aggiungerne altri 400mlm per farlo cuocere 40' a fiamma
dolce (attenzione che l'acqua non si asciughi!). Trascorsi i 40' scolare
nuovamente e far asciugare e raffreddare su carta assorbente. Rimetterlo in
pentola con la restante acqua e i 300g di zucchero. Cuocere finchè l'acqua non
si sarà ristretta completamente (attenzione a non farlo caramellare) e quindi
trasferirlo su carta assorbente (usare una schiumarola), coprendolo con gli
altri 100g di zucchero e mescolando il tutto.
Mettere i pezzetti di zenzero
candito su una teglia rivestita di carta forno e farlo asciugare in forno a
130° per ~10'. Toglierlo dal forno e, quando si è raffreddato, conservarlo in
un recipiente a chiusura ermetica.
Enjoy!