La Bella e La Bestia è un Musical


Vi voglio dire qual è la mia personale opinione riguardo ai Musical. Forse l’ho già fatto in un altro post, ma non importa un granché perché è una questione su cui torno volentieri sopra. Anni fa ho avuto la rara opportunità di trovarmi a New York e di poter assistere, in serate differenti, a ben due Musical di Brodway: “The Lion King” e “42nd Street”. È stata un’esperienza indescrivibile. L’effetto catartico di questo genere di rappresentazioni è qualcosa di inimmaginabile, specie pensando al tema del secondo Musical, il Tip-Tap, che onestamente ho sempre detestato di cuore.
In un altro momento mi è capitato di assistere, sempre a teatro ma stavolta a Firenze, a due operette in vernacolo (“Il Gatto in Cantina” e “L’Acqua Cheta”). Certo, non si tratta di materiale dello stesso livello, ma ai miei occhi sono tranquillamente assimilabili a dei Musical e in entrambi i casi lo spettaccolo mi ha appagato e divertito.
Il discorso cambia nel momento in cui si parla di Musical in versione cinematografica. Ripeto, sto parlando di una mia personale opinione, ma a volte li trovo quasi insopportabili. Ne ho provati tanti, non crediate che parli da “inesperto”: The Rocky Horror Picture Show, 7 Spose Per 7 Fratelli, Mulin Rouge, Chicago, Mamma Mia, Tutti Insieme Appassionatamente, Hair, per non parlare di una valanga di film di animazione (e non) della Disney. Molti di questi non sono nemmeno riuscito a vederli fino in fondo, e per veramente pochi ho provato il desiderio di rivederli (come Grease e Mary Poppins, per esempio).
Più in generale posso concludere che i parametri che per me fanno la differenza sono essenzialmente due: prima di tutto "quanto" è presente il cantato rispetto al recitato, e poi quanto “memorabili” sono le canzoni inserite.
Passando quindi alla pellicola incriminata, devo purtroppo dare da parte mia un indice di scarso gradimento: ben più della metà del film è cantata, le parti cantate sono troppo lunghe, fin quasi alla noia, e non tutte sono poi così “memorabili”. La cosa mi ha un po’ infastidito, ed è un vero peccato perché invece il film sarebbe potuto essere molto bello, sia per la splendida fotografia che per i paesaggi affascinanti e l’ottima recitazione di attori di qualità.


Sicuramente tutti avranno notato che dal trailer non si sente alcuna canzone se non il tema principale, quello originale dell’animazione Disney: un trappolone per chi vede le cose come me.
Non mi aspetto che siano tutti d’accordo con il mio punto di vista: so che in tantissimi amano i Musical su pellicola e sicuramente loro ameranno molto anche questo film. Ed è giusto che sia così.
Però, come nel cartoon originale, anche nel film c’è il momento in cui Belle è invitata a cena dal candeliere Lumiere, il quale (cantando) propone una gran vastità di leccornie, tra le quali qualcuno, ingolosito, si è soffermato con particolare attenzione sui canapè. Tanto se n’è incuriosito che è ricorso alle sue ben note qualità culinarie per tirarne fuori una versione molto intrigante: i Canapè de “LaBella e La Bestia”.
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L’autore è il giovane Chef Gianluca Pienzi, che non è nuovo a questo “portare nel piatto” le pellicole che lo ispirano; ed anche in questo caso dimostra le sue qualità con questi gioielli, che sono tali non perché la ricetta sia particolarmente complicata, ma perché sono i dettagli che uno chef sa curare a fare la differenza.

Non me ne vogliate se vi dico che io di questi canapè non ne mangerei nemmeno uno: purtroppo gran parte degli ingredienti utilizzati non rientrano nelle mie grazie, ma ancora una volta è semplicemente una questione di gusto puramente personale, quindi questo non vuol dire che non siano delle vere e proprie leccornie.

Enjoy