Bohemian Rhapsody and the Queen of Puddings
Che emozione! Sono stato
conquistato da questo film, e lo stesso vale per i tre amici che erano con me:
uno alla fine si è addirittura commosso, mentre la cara Audrey è rimasta così
conquistata che ora vuole a tutti i costi una raccolta dei Queen, nella quale
deve-assolutamente-esserci “Bum Bum Cha!” (… e che lo sdegno vi ricopra se non
sapete a quale canzone si riferisce).
Donzelle e gentiluomini,
sicuramente tutti voi lo saprete già, ma il caro cantante inglese Freddie Mercury era tutt’altro che
inglese: il suo vero nome, infatti, era Farrokh Bulsara ed ebbe i suoi natali a
Zanzibar nel 1946, dopo il trasferimento lavorativo del padre dall’India; ed è proprio
l’India il paese in cui si trovano le vere radici di tutta la sua famiglia.
Farrokh non mise piede in Inghilterra fino ai suoi 18 anni, quando la sua
famiglia dovette fuggire da Zanzibar a seguito dei moti rivoluzionari del ’64 e
si trasferì nei pressi dell’Aeroporto di Heathrow, aeroporto nel cui catering
Freddy andò addirittura a lavorare mentre continuava i suoi studi.
L’attore protagonista Rami
Malek (di evidenti origini orientali e già apprezzato come faraone nel film comico
Una Notte Al Museo), pur non
pretendendo di essere identico a Freddie Mercury, riesce a rendere davvero molto
credibile l’immagine che rappresenta e a far sentire sulla pelle dello
spettatore i dolori e le passioni che hanno accompagnato il protagonista nel
corso della sua vita, dai più alti climax alle peggiori cadute.
Non sono mai stato un vero
conoscitore della storia dei Queen, nonostante sia sempre stato molto
appassionato della loro musica, e forse proprio per questo mi sono emozionato
nella scoperta di tante piccole e grandi questioni che hanno caratterizzato e
condizionato negli anni il loro indiscusso successo; un successo che arriva a
toccare il cielo nella loro maestosa ed incredibile esibizione al Live Aid del
1985, in un Wembley Stadium gremito di fan che hanno cantato e interagito con
loro per tutta la performance. Ma adesso mi fermo qui, esco dalla sala ed entro
in cucina.
Essendo questo un film fortemente
britannico e decisamente imperioso, la selezione del suo corrispettivo
culinario non può che cadere su di un’inevitabile ricetta, quella di un pudding
(che è un tipico dolce britannico, spesso usato per il riciclo del pane
raffermo) pieno di ingredienti deliziosi e “incoronato”
con uno strato di meringa morbida e masticosa,
che gli conferisce un aspetto così importante da fargli meritare pienamente il
titolo di Queen of Puddings
La ricetta proposta, in realtà,
è una versione rivista dalla blogger di “La Cuoca Dentro”, che l’ha realizzata
per partecipare ad un concorso culinario (non so però con quale esito) e che
incuriosisce alquanto.
Ingredienti:
225ml di latte intero,
225ml di panna liquida,
3 tuorli d’uovo,
100g di mollica di pane bianco fresco,
50g di zucchero semolato,
1 cucchiaino di estratto di vaniglia,
buccia grattugiata di 1 limone,
150g di confettura di fragole (questa l’ho cambiata io) e burro per la teglia.
Per la meringa, invece, 3 albumi, 200g di zucchero semolato ed 1 cucchiaio di succo di limone.
225ml di latte intero,
225ml di panna liquida,
3 tuorli d’uovo,
100g di mollica di pane bianco fresco,
50g di zucchero semolato,
1 cucchiaino di estratto di vaniglia,
buccia grattugiata di 1 limone,
150g di confettura di fragole (questa l’ho cambiata io) e burro per la teglia.
Per la meringa, invece, 3 albumi, 200g di zucchero semolato ed 1 cucchiaio di succo di limone.
Preparazione: depositare sul fondo di una pirofila da forno
ben imburrata il pane tagliato a dadini, quindi mettere sul fuoco un pentolino
in cui si è versato il latte, la panna, la vaniglia e la buccia grattugiata di
limone fino a raggiungere l’ebollizione. Intanto sbattere a spuma i tuorli con
lo zucchero in una terrina, e poi mescolare ripetutamente versando a filo il
latte. Riempire la pirofila con la miscela ottenuta e lasciarla riposare per
circa 15’perché il pane assorba bene il liquido.
Mettere la pirofila a
bagnomaria in una teglia con acqua fredda fino a metà e mettere nel forno,
preriscaldato a 160°C, per circa 25/30’, coprendola con carta alluminio in caso
la superficie si colori troppo velocemente. A fine cottura, estrarre la
pirofila dal bagnomaria e lasciare a riposare il pudding mentre si prepara la
meringa: si montano gli albumi con metà dello zucchero ed il succo di limone,
aggiungendo man mano il resto dello zucchero e mescolando fino ad ottenere una
massa ben soda.
Pronta la meringa si può
finalmente riscaldare la confettura fino a renderla fluida per versarla sul pudding;
quando poi la superficie si raffredda la si può ricoprire con grossi ciuffi di
meringa e trasferirla di nuovo in forno per circa 25/30’ a 150°C, fino a farle
raggiungere il suo magnifico aspetto dorato.
Enjoy