Captain Marvel e la “Dolce Meraviglia”
Bire Larson per me è stata una scoperta. Ammetto che fino ad ora non
l’avevo mai percepita, ma dopo aver visto questo film ne sono rimasto colpito e
ho voluto saperne qualcosa di più. Ed è così che ho scoperto che lei ha, a mia
insaputa, vinto addirittura un Oscar come migliore attrice protagonista in Room, un film il cui nome non ha acceso
alcuna lampadina nella mia testa, ma che adesso, dopo essermene gustato il
trailer, desidero molto vedere. Vi saprò dire.
Ma torniamo al protagonista di
questo post, un film che ha superato le mie aspettative e che consiglio a tutti
gli amanti del genere fantastico con supereroi. Brava lei, come ho già detto,
ma anche il resto del cast, belle le immagini e le ambientazioni, interessante
e ben costruita la storia, divertenti le gag e forte il messaggio pacifista. È la
prima volta che vedo una protagonista femminile unica in un film della Marvel, però è un’indiscutibile supereroina
che non solo è dotata di poteri incredibili, ma anche di una forza interiore e
una fibra morale che ne fanno un vero e proprio simbolo.
Ci sono anche un paio di
chicchine curiose, che colmano altrettante lacune lasciate dai lavori
precedenti della Marvel, ma sono
certo che non sfuggiranno ai fan per cui sarà bene che io non dica altro.
Di sicuro adesso desidero
ancora di più di andare a vedere il prossimo ed imminente capitolo della saga
degli Avengers, il tanto atteso Endgame, che proporrà proprio Captain Marvel come elemento di svolta
nella situazione devastante che si è andata a realizzare in Infinity War.
Viene però da pensare al
solito dilemma relativo a chi sia, in realtà, il buono e chi il cattivo in una
guerra, quando alla fine la storia premia sempre i vincitori come i “buoni”: a
conti fatti tutti lottano per difendere una propria posizione e tutti finiscono
per compiere azioni crudeli e riprovevoli giustificandole come azioni di guerra.
Anche in questo film si ripresenta inevitabilmente e l’eroina, in quanto tale,
opta per la più lodevole delle soluzioni: riportare la pace! È questo che, alla
fine, dona di nuovo serenità alla nostra anima… e ci starebbe bene anche un
qualcosa di analogo nella concretezza, qualcosa che sia al tempo stesso pieno
di dolcezza ma anche di meraviglia e stupore, proprio come Captain Marvel, un qualcosa come… il Dolce Meraviglia
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Non è un dolce da forno, ma
richiede un po’ di manualità per poterlo realizzare a modino sia per quanto
riguarda il gusto che l’aspetto (anche l’occhio vuole la sua parte).
Ingredienti per 4 persone:
200g di lingue di gatto,
200g di meringhette,
3 uova,
50g di zucchero,
250g di cioccolato fondente spezzettato,
3 cucchiai di caffè ristretto,
200g di panna montata e infine burro.
200g di lingue di gatto,
200g di meringhette,
3 uova,
50g di zucchero,
250g di cioccolato fondente spezzettato,
3 cucchiai di caffè ristretto,
200g di panna montata e infine burro.
Sciogliere 3/5 del cioccolato
spezzettato con il caffè. In una terrina lavorare a spuma i tuorli con lo
zucchero e poi, continuando a mescolare, incorporare poco alla volta il
cioccolato fuso (tiepido), la panna montata e gli albumi montati a neve
fermissima. Prendere il cerchio smontabile di uno stampo per dolci e posarlo su
un piatto da portata: ungere di burro le pareti interne del cerchio e farvi aderire
le lingue di gatto. Versare quindi all'interno 1/3 della crema al cioccolato,
livellare e distribuirvi sopra metà delle meringhe sbriciolate. Coprire le
meringhe con un secondo strato di crema e con il resto delle meringhe
sbriciolate, quindi finire con uno strato di crema e con il cioccolato rimasto,
tagliato a scaglie. Tenere in frigo per tre ore, poi sganciare il cerchio,
guarnire a piacere e servire.
Enjoy