Justice League, un Timballo di Supereroi
Buttare là supereroi tutti assieme per affrontare un problema comune è diventato un tema sempre più classico sul grande schermo. Avengers, X-Men e DC Comics: qual è la vostra preferenza? Mi viene da chiederlo perché ho trovato le più disparate opinioni al riguardo, da chi apprezza di più l’aspetto sociale a chi sente il bisogno dell’ironia. Personalmente trovo pregi e difetti in tutte queste versioni, ma alla fine io adoro il genere e quindi me le godo tutte.
Justice League è l’ultimo lavoro della DC Comics: uscito più di 2 anni e mezzo fa, mette assieme, seppur con grossa fatica, Batman, Wonder Woman, Acquaman, Flash ed il mutante Cyborg. Tra le cose che mi hanno divertito di più c’è la difficoltà d’interazione tra i vari personaggi a causa dell’orgoglio, o della bassa fiducia in sé, o della scarsa stima negli altri, che solo verso la fine riesce a trasformarsi in una vera collaborazione.
A differenza degli altri film analoghi, questa pellicola non è risultata particolarmente gradita, specialmente dal pubblico: dagl’incassi pare che, rispetto ai costi di produzione e distribuzione, ci sia stata una perdita di circa 60M$! Tempo dopo è però venuta a galla la storia dell’avvicendamento in corsa del ruolo di regista: arrivati alla post-produzione, infatti, un grave lutto ha costretto Zack Snyder ad abbandonare, lasciando il posto al meno forte Joss Whedon, che scelse di adattarsi alle volontà della Warner Bros, modificando la trama per renderla meno cupa e tagliando scene e personaggi per ridurre la durata a 120 minuti. Di conseguenza è nato un nuovo interesse, da parte dei fan, relativamente alla versione originale di Snyder, e i piani della Warner Bros si sono allineati in tal senso, programmando per il 2021 l’uscita di Zack Snyder's Justice League e rimandando a data da destinarsi l’uscita di un eventuale sequel.
A questo punto, però, mi sorge una domanda: perché è nata questa necessità diffusa di sviluppare pellicole sui Timballi di Supereroi? È solo una scelta economica, che punta agli incassi al botteghino, o c’è dell’altro? Io non ho la risposta a questa domanda, purtroppo, e vi chiedo -se vi va- di condividere la vostra opinione; in cambio io condividerò con voi un altro piatto favoloso che di tanto in tanto prepara mia madre:
Il Timballo della Mamma
Ingredienti:
pasta tipo mezze-maniche 500g,
besciamella ½l,
ragù di carne 700g,
piselli 300g,
svizzero a scaglie grandi 150g,
fontina a scaglie grandi 150g,
parmigiano grattugiato 100g (o più a seconda dei gusti)
Preparazione:
Dando per scontato che sappiate lessare al
dente la pasta, che abbiate già preparato sia la besciamella che il ragù, e
che non ci siano dubbi su come cuocere i piselli a modo, aggiungere -nella
pentola in cui si è cotta la pasta- il ragù (meno qualche mestolo), i piselli,
e metà sia della besciamella che del parmigiano. Dopo aver mescolato il tutto,
versarne metà a formare un primo strato sul fondo di una pirofila. Cospargere
quindi questo strato con i formaggi a scaglie e aggiungere metà della
besciamella rimasta prima di coprire con il restante impasto a formare il
secondo strato. Coprire tutto con la besciamella rimasta e i mestoli di ragù
tenuti a parte, spolverandoci sopra il parmigiano avanzato. Cuocere in forno
(preriscaldato) a 200°C per 30’, controllando che la gratinatura non si bruci.
Una volta ultimata la cottura,
è bene lasciare la pirofila a raffreddare: a temperatura più bassa non si evita
solo di scottarsi, ma si permette alla pasta di impregnarsi meglio dei vari
sapori contenuti e l’esperienza diventa sublime.