The Franch Dispatch con Rosti Breakfast
I film a stampo francese mi
spaccano a metà: alcuni li adoro ed altri li detesto. Ed anche i film ad
episodi mi spaccano esattamente per lo stesso motivo. Wes Anderson, però,
ha saputo realizzare -da statunitense- un film che parla di una sorta di
settimanale domenicale (The French Dispatch, per l’appunto), allegato al
quotidiano "The Evening Sun" di Liberty (Kansas), locato in
Francia, costruito con storie in stile francese e locate in un paese francese (che
credo sia immaginario) dal nome Ennui-sur-Blasé.
Questa pellicola si compone di varie storie, ed è sicuramente vero che queste storie potrebbero tranquillamente vivere di vita propria, ma la genialità del regista è stata proprio di inserire, specie all’inizio, alcuni momenti che avevano la capacità di legare il tutto, dando così un valore unico all’assieme.
Scene a colori che si intervallano a quelle in bianco e nero, il tutto rotto da momenti di animazione: è grande la maestria con cui Wes Anderson ha gestito i vari episodi, riuscendo ad esaltare le scenografie, tanto belle quanto strampalate, proposte. Inoltre, anche se a volte accade che conti poco, ci sono valanghe di attori internazionalmente molto famosi, alcuni protagonisti, altri con preziosi camei, ma tutti molto ben calati nel loro personaggio, che sembra proprio come fosse stato scritto a loro misura. Non li elencherò, perché sono davvero troppi, ma li potete tranquillamente trovare scritti in un qualsiasi poster del film.
Da un punto di vista personale, ho gradito questo film, e sono riuscito ad apprezzare la poesia e la delicatezza di alcune scene, come anche
la satira pungente di altre… ma sono altrettanto consapevole del fatto che anche per altri questo
genere di film spacchi a metà, e non sorprende che per questo motivo riesca a rendersi poco apprezzabile per altre
persone (com’è successo ad una mia cara amica che era con noi in sala).
Anche se non ho voluto nominare gli attori del cast, c’è però un personaggio che mi ha decisamente conquistato: il poliziotto-chef tenente Nescaffier. Dalle sue mani escono, ve lo giuro, meraviglie che lasciano senza fiato, anche se -purtroppo- fra di esse non ho trovato un gran riscontro in rete. Ce n’è in realtà solo una, scritta da un’appassionata del regista (Ilaria, che scrive nella sezione Geek Chicken del blog Piccola Quaglia), che concentrandosi sulle fotografie del film ha individuato qualcosa che riconosceva, e ne ha realizzato una sua versione modificata: il Rosti Breakfast
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Preparazione: 1)
Lavare accuratamente le patate e grattugiarle con una grattugia a fori larghi,
quindi porle in uno strofinaccio e strizzare con forza fino a far uscire tutto
il liquido. In una pentola capiente, far sciogliere una noce di burro e, con
l’aiuto di un coppapasta, creare i rosti sistemando le patate al suo interno e
premendo leggermente, salando e pepando a piacere. Cuocere fino alla doratura e
poi girare i rosti con una spatola, in modo da non romperli, lasciandoli
cuocere anche dall’altro lato: in tutto dovrebbero venir fuori 8 rosti. 2) Nel
frattempo, mettere due uova intere (col guscio) in una pentola piena di acqua e
farle bollire per 10 minuti prima spostate (immediatamente) dentro dell’acqua
ghiacciata. 3) Nella pentola dei rosti rosolare 8 fette di bacon fino a
renderle ben croccanti, e poi metterle a scolare su carta assorbente. 4) Per
fare la salsa al formaggio, sciogliere 10 gr di burro in una pentola dal
fondo spesso, a cui poi unire la farina mescolando fino ad ottenere il Roux;
unire, poco alla volta, il latte a temperatura ambiente e mescolare fino a
fargli assorbire completamente il Roux, quindi aggiungere il parmigiano mescolando
fino ad ottenere una consistenza densa e cremosa. 5) ultima preparazione prima
dell’assemblaggio è la crema di tuorli, che si ottiene sgusciando le
uova, tagliandole a metà sul lato lungo, estraendo il tuorlo con un cucchiaino per
mescolarlo in una coppetta assieme alla maionese (o alla panna acida).
Assemblaggio: In
un piatto, sistemare due rosti e ricoprirli con un cucchiaio ben colmo di salsa
al formaggio. Porre quindi due fette di bacon divise in quattro pezzetti e,
infine, farcire gli albumi sodi tagliati a metà con la crema di tuorli
tramite una Sac à Poche. Sistemare uno di questi albumi ripieni sopra il
bacon e servire.
Il piatto ottenuto si presta molto bene ad una colazione in stile americano, quindi salata, e penso che potrei provare a farmela nella versione con la panna acida, visto che -decisamente- la maionese non rientri tra i miei amori.
Enjoy