Dove La Terra Trema e si mangia ramen
Il titolo originale di questa
pellicola è Earthquake Bird, e come al solito è molto più azzeccato del
nostro, perché si riferisce a quel particolare suono che si sente solo al termine
di un terremoto e che somiglia al canto di un uccello. Non so perché non sia
stato mantenuto, forse per la distanza fra le nostre due culture, e purtroppo
il titolo scelto, Dove La Terra Trema, non lo trovo altrettanto comunicativo.
Però il film mi ha conquistato. Consiglio vivamente di vederlo (a parte i
motivi principali che non dirò), anche perché mostra persone non giapponesi che,
come la protagonista Lucy Fly, si adattano bene al loro modo di vivere e
alle loro abitudini, imparandone lingua e comportamenti, fino ad innamorarsi di
quella vita e di ciò che offre.
Ho letto alcune critiche negative e ovviamente le rispetto, perché non tutti vediamo le stesse cose o viviamo le stesse sensazioni, ma mi trovo in disaccordo. Posso comprendere, ad esempio, che il pathos non venga colto, ma in realtà c’è eccome, e soprattutto nella seconda parte del film, anche se più in stile giapponese che occidentale. Sì, perché i giapponesi sono universalmente noti per la loro pazienza, precisione e minuzia nelle loro questioni, come nel modo di curare i giardini, nella creazione dei Bonsai, nella calligrafia e nella preparazione del te, e non ci si può aspettare qualcosa di diverso in un film che rappresenta la vita a Tokyo.
Ecco allora che, per ben
rappresentare il popolo giapponese, accusato ingiustamente da molti di cucinare
solo roba cruda, scelgo di presentare come piatto il famoso Ramen!
https://www.nahrin.ch/it |
Il Ramen è una delle
ricette più rappresentative della cucina giapponese: si tratta di una speciale Zuppa
di Noodles in brodo preparata con la tipica minuzia nei particolari che
caratterizza la cultura del Sol Levante. La preparazione richiede lunghissime
cotture, come per il brodo, e marinature, come quella dell'uovo, e in più porta
a conoscere dei prodotti nuovi, come ad esempio il Niboshi e il Katsuobushi
(troverete link per tutti gli ingredienti particolari che non tutti conoscono:
c’è da farsi una cultura). Però vi consiglio di leggerla quando avrete davvero
voglia di preparare un Ramen, perché è lunga.
Ingredienti per 8
persone
Per il Ramen:
Noodles (freschi o secchi) 800 gr
Per il brodo:
acqua 3 l, 1 alga Kombu, pancia di maiale 500 gr, 2 carcasse intere di pollo,
zenzero fresco 60 gr, la parte verde di 1 cipollotto fresco, 1 spicchio
d’aglio, 3 Niboshi, Katsuobushi q.b.
Per la carne di maiale:
Tamari 1,5 l, Sake 640 gr, Mirin 480 gr, zenzero fresco 60 gr, la parte verde
di 1 cipollotto fresco, 3 spicchi d’ aglio
Per l’uovo marinato:
8 uova, Mirin 130 gr, salsa di soia 110 gr, Sake 60 gr, 1 cannella in stecche,
1 anice stellato, 4 grani di pepe
Per completare:
1 cipolla dorata, la parte verde di 1 cipollotto fresco, strutto 80 gr, 8 alghe Nori, Pepe nero q.b.
Preparazione:
dopo aver messo a bollire le uova intere per 7’, minuti, preparare la
marinatura versando in una ciotola la salsa di soia, il Sake e il Mirin,
per poi aggiungere la stecca di cannella, l’anice stellato e i grani di pepe. Finita
la cottura, trasferire le uova in una ciotola con acqua fredda e quindi sbucciarle,
immergerle nella marinatura coprendole con un foglio di carta assorbente (privo
di disegni) e lasciarle marinare in frigorifero per almeno 12 ore. Intanto
ammollare l’alga Kombu in una pentola con 3 l d’acqua a temperatura
ambiente per 12 ore. Trascorso questo tempo, prelevare l’alga con delle pinze e
utilizzare l’acqua per il brodo, aggiungendo le carcasse di pollo e la pancia
di maiale, coprire con il coperchio la padella e cuocere a fiamma alta per
circa 15’-20’. A questo punto va tolto il coperchio, eliminata la schiuma in
superficie, abbassata la fiamma e lasciare tutto a cuocere senza coperchio per
circa un’ora e mezza. Nel frattempo pelare e tagliare lo zenzero a tocchetti,
poi tagliare grossolanamente la parte verde del cipollotto e sbucciare gli
spicchi d’aglio. Trascorsa l’ora e mezza, verificare che la carne di maiale sia
cotta infilzandola con una forchetta: se non esce sangue si può prelevare dal
brodo, che dovrà comunque continuare a cuocere per altre 3-4 ore. Trasferire il
maiale in un’altra pentola aggiungendo il Sake, il Mirin e il Tamari,
quindi unire lo zenzero, il cipollotto e l’aglio. Coprire la pentola e cuocere
a fuoco dolce per 2 ore. Finita la cottura, prelevare la pancia di maiale e
tenerla da parte in caldo, quindi filtrare il liquido di cottura e tenere sempre
da parte in caldo. Quando mancherà un’ora alla fine della cottura del brodo,
versare in padella lo zenzero, il cipollotto e l’aglio, aggiungendo anche i Niboshi,
e lasciare il brodo a terminare la cottura. A questo punto spegnere il fuoco e
aggiungete una manciata di Katsuobushi, lasciando in infusione per 15
minuti col coperchio. Adesso è possibile filtrare il brodo con un cinesino (o colino chinoise) per poi tenerlo in caldo. Siamo finalmente arrivati all’ultima
fase, quella che servirà a comporre il piatto: tagliare una cipolla a brunoise,
immergendola brevemente nell’acqua fredda e poi scolandola bene; affettare
sottilmente la parte verde del cipollotto; tagliare la carne di maiale a
fettine; nel frattempo sciogliere lo strutto in un pentolino e portare a
bollore una pentola di acqua non salata per cuocere i noodles. Iniziare a
comporre le ciotole versando un cucchiaio di strutto all’interno di ciascuna, 2
mestoli del liquido di cottura del maiale e un mestolo di brodo. cuocere per 30”
i noodles nell’acqua bollente e poi sistemarli nelle ciotole con le pinze.
Adagiare 2 fette di maiale e l’uovo marinato tagliato a metà per il lungo, e completate
con un po’ di cipolla e cipollotto tritati, un pezzetto di alga Nori e
una macinata di pepe. Il ramen adesso è pronto per essere servito.
Come si vede, la preparazione
è lunga e complessa: richiedendo circa 6 ore e mezza tra preparati e cotture (a
parte le 12 ore di marinatura dell’uovo e l’ammollamento dell’alga Kombu),
per mangiare il Ramen a pranzo sarà necessario iniziare la mattina verso le 6,
avendo avuto cura d’iniziare fermentazione e ammollamento non più tardi delle
18 del giorno prima. A questo si somma il reperimento degli ingredienti, che
portano la ricetta ad avere un costo elevato: non tutti i prodotti asiatici
sono infatti facili da reperire e le soluzioni preferibili, dopo averle cercate
in un supermercato, sono o di individuare un negozio di prodotti alimentari asiatici
non lontano dalla vostra abitazione, oppure di reperirli sul web.
Enjoy!