127 Ore di Polpette al Basilico!
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Lo so cosa state pensando... Come si fa a fare un film su un incidente, su un uomo solo?
Ma poi pensi: è Danny Boyle, signori... premio Oscar. Devo assolutamente esserci. (eccolo dalla Dandini: clicca qui).
Dietro una storia vera e terribile c'è un modo unico e mai banale di raccontare la disavventura di un escursionista, interpretato da James Franco, che rimane bloccato in uno stretto canyon con il braccio destro schiacciato da una roccia. Allora ti viene in mente quando da bambini si ragiona su quanti giorni resisteresti nel deserto senza cibo, quanti giorni senz'acqua, se riusciresti a bere la tua urina, se ad un certo punto si comincia davvero a perdere il senso della realtà, se davvero sei così sfortunato che non passa più nessuno, se cominci ad avere allucinazioni apparentemente vere... insomma.. domande assurde... che per due ore sono diventate realtà!
127 Ore contrariamente alle attese scorre veloce e ha tra i suoi punti forti la fotografia, l'uso spregiudicato della telecamera e soprattutto la capacità di raccontare un dramma senza mai esagerare, senza cadere nella tragedia, giocando con accostamenti di musica pop e immagini ardite in un luogo tra i più affascinanti del mondo.
Non aspettatevi di vedere the Millionaire o Trainspotting o The Beach, ma partecipate ad un film sperimentale e forse e soprattutto in onore di questo pazzo Aron Ralston che esiste davvero, continua ad arrampicarsi e non immagino l'emozione che avrà provato guardando come uno spettatore qualsiasi i 5 giorni più difficili della sua vita.
Un consiglio: non pensate alla scena dell'amputazione e come sempre con Boyle lasciatevi trascinare... provate il sito... guardate la gallery... chi di voi ha una macchina fotografica deve vederlo!
Dopo aver visto Aron esco dal cinema con una tremenda sete, ma poi penso che se avesse avuto con sè un sacchetto con delle Polpette al Basilico (siciliane) avrebbe resistito per 15 giorni!
Ingredienti:
800 g di manzo tritato
1 cipolla
6 fette di pan carrè
1,5 dl di latte
150 gr. di caciocavallo grattugiato
3 uova
1 mazzetto di basilico tritato Pepe, sale, olio di semi e d'oliva
In una terrina impastare la carne macinata, la cipolla tritata, il pan carrè inzuppato nel latte, il formaggio, il basilico, il sale, il pepe e le uova fino a rendere il composto omogeneo.
Dal composto ricavate tante polpette della grandezza di una noce, inferinatele e friggetele in abbondante olio bollente. Sistemate infine su carta assorbente per eliminare l'olio superfluo.
Da accompagnare con un Sedàra Donnafugata 2009, come scrive il Gambero Rosso:
'Piacevole al naso, dove ai piccoli frutti rossi si sommano note speziate, pepe rosa in particolare, e una intensa nota di tabacco da sigaro. Buono il ritorno del frutto al palato, segnato da un bel tannino fitto e nervoso per un finale dove si distingue netta la ciliegia nera.'
Buon divertimento!
Lo so cosa state pensando... Come si fa a fare un film su un incidente, su un uomo solo?
Ma poi pensi: è Danny Boyle, signori... premio Oscar. Devo assolutamente esserci. (eccolo dalla Dandini: clicca qui).
Dietro una storia vera e terribile c'è un modo unico e mai banale di raccontare la disavventura di un escursionista, interpretato da James Franco, che rimane bloccato in uno stretto canyon con il braccio destro schiacciato da una roccia. Allora ti viene in mente quando da bambini si ragiona su quanti giorni resisteresti nel deserto senza cibo, quanti giorni senz'acqua, se riusciresti a bere la tua urina, se ad un certo punto si comincia davvero a perdere il senso della realtà, se davvero sei così sfortunato che non passa più nessuno, se cominci ad avere allucinazioni apparentemente vere... insomma.. domande assurde... che per due ore sono diventate realtà!
127 Ore contrariamente alle attese scorre veloce e ha tra i suoi punti forti la fotografia, l'uso spregiudicato della telecamera e soprattutto la capacità di raccontare un dramma senza mai esagerare, senza cadere nella tragedia, giocando con accostamenti di musica pop e immagini ardite in un luogo tra i più affascinanti del mondo.
Non aspettatevi di vedere the Millionaire o Trainspotting o The Beach, ma partecipate ad un film sperimentale e forse e soprattutto in onore di questo pazzo Aron Ralston che esiste davvero, continua ad arrampicarsi e non immagino l'emozione che avrà provato guardando come uno spettatore qualsiasi i 5 giorni più difficili della sua vita.
Un consiglio: non pensate alla scena dell'amputazione e come sempre con Boyle lasciatevi trascinare... provate il sito... guardate la gallery... chi di voi ha una macchina fotografica deve vederlo!
Dopo aver visto Aron esco dal cinema con una tremenda sete, ma poi penso che se avesse avuto con sè un sacchetto con delle Polpette al Basilico (siciliane) avrebbe resistito per 15 giorni!
Ingredienti:
800 g di manzo tritato
1 cipolla
6 fette di pan carrè
1,5 dl di latte
150 gr. di caciocavallo grattugiato
3 uova
1 mazzetto di basilico tritato Pepe, sale, olio di semi e d'oliva
In una terrina impastare la carne macinata, la cipolla tritata, il pan carrè inzuppato nel latte, il formaggio, il basilico, il sale, il pepe e le uova fino a rendere il composto omogeneo.
Dal composto ricavate tante polpette della grandezza di una noce, inferinatele e friggetele in abbondante olio bollente. Sistemate infine su carta assorbente per eliminare l'olio superfluo.
Da accompagnare con un Sedàra Donnafugata 2009, come scrive il Gambero Rosso:
'Piacevole al naso, dove ai piccoli frutti rossi si sommano note speziate, pepe rosa in particolare, e una intensa nota di tabacco da sigaro. Buono il ritorno del frutto al palato, segnato da un bel tannino fitto e nervoso per un finale dove si distingue netta la ciliegia nera.'
Buon divertimento!