Ex Machina e i segreti in una zucca
Se non ricordo male, era
grossomodo la metà del mese di giugno quando ho pubblicato il mio ultimo post.
Troppo tempo è passato e bisogna porre subito rimedio. Ecco quindi arrivare -alle
volte il caso- la giornata perfetta per andare al cinema: piove tutto il
giorno!
Purtroppo la programmazione
non offre un granché. Partendo dal presupposto che sarei andato a vedere una
prima visione, e dopo aver spulciato le varie trame in proiezione, la scelta è
caduta sull’unica proposta che mi ha solleticato la fantasia, anche per il
richiamo alla famosa espressione latina “Deus-ex-machina”, (molto usata anche oggi
per indicare una persona che con il suo intervento risolve, in modo inatteso, una
situazione difficile e complessa).
La storia riguarda un
programmatore che vince un concorso per passare una settimana fianco a fianco con
il CEO della sua azienda, nella sua splendida dimora che nessuno ha mai avuto
ancora la fortuna di visitare.
Una volta lì scoprirà che in
realtà lo scopo di quella settimana sarà di effettuare un “Test di Turing”
sull’intelligenza artificiale da lui sviluppata (notare che si torna a citare di
nuovo Turing, come in Imitation Game).
Da qui parte un film di "fantascienza psicologica", che per vari aspetti richiama i vecchi lavori del
decadentismo inglese (come 1984 di Orwell, o Il Mondo Nuovo di Huxley, entrambi
della prima metà del XX secolo), anche se è assolutamente privo delle scene ad
effetto tipiche del genere fantascientifico, limitando l’utilizzo della
tecnologia al minimo necessario, giusto a rendere credibili le scene e le
situazioni che compongono il film.
Il risultato, pur non essendo
un capolavoro e pur contenendo alcune palesi superficialità, risulta comunque
piacevole da seguire e alquanto stimolante: personalmente il continuo
filosofeggiare tra il programmatore ed il suo capo mi ha catturato e spinto a
continuarne il ragionamento nella mente.
Molti dei risvolti sono in
effetti facilmente prevedibili, ma non è tanto lì che risiede la forza del film
quanto piuttosto nella “credibilità” della sua storia, che sicuramente non lascia
timori per il futuro ma spunti di riflessione sulla tanto ricercata Intelligenza Artificiale.
La ricettina che ho scelto per rappresentare con un'analogia il contenuto misterioso del premio vinto nel concorso dal programmatore viene ancora una volta dalla mia fucina di idee
favorita, cioè il Podere Vignali, e si chiama
Zucchine Tonde Ripiene di Riso e Gamberetti
Ingredienti (6 pax): 400g di riso carnaroli
o vialone nano, 1 zucchina tonda grande (da usare come zuppiera), 1 zucchina lunga, 500g di gamberetti, 1 spicchio d’aglio, 1/2
bicchiere di Brandy (o vino bianco buono) scalogno (2 medi), olio evo, sale e
pepe
Preparazione: preparare
il fumetto, quindi pulire i gamberetti, privandoli della testa, del guscio e
della coda e metterli da parte. In una pentola abbastanza capiente fare
soffriggere lo spicchio d'aglio con olio evo e quindi unire le teste, le code e
i gusci dei gamberetti facendoli rosolare a fuoco alto. Dopo un paio di minuti aggiungere
il mezzo bicchiere di Brandy e sfumare lasciandolo evaporare. Coprire con acqua
calda (ca. 700ml) e schiacciare le teste e le code con un cucchiaio di legno
per estrarre ancora meglio i succhi. Mettere un coperchio e lasciar sobbollire
per minimo 45 minuti (meglio un’ora abbondante), quindi filtrare il fumetto con
un colino a maglia fitta, sempre schiacciando i resti dei gamberetti per estrarne
i succhi, e salare con un pugno di sale grosso.
Lavata la zucchina
tonda, tagliare la parte superiore longitudinalmente e svuotarla della polpa
interna, mettendola da parte. In una pentola d'acqua sbollentare la zucchina in
acqua bollente per non più di 2 minuti così da restare abbastanza dura da
contenere il riso bollente. Mettere a scolare la zucchina a testa in giù su un
canovaccio o una graticola.
In una pentola a bordi
alti (dove cuocere il riso) far saltare in un filo d'olio e un po' di scalogno
tritato i gamberetti sgusciati per non più di 1 minuto a fuoco alto, quindi
toglierle e metterle da parte. Unire quindi nella pentola il restante scalogno,
olio evo, due o tre cucchiai grossi di polpa della zucchina tonda e la zucchina
lunga tagliata a listarelle o cubettini. Saltare la zucchina finché non inizia
ad ammorbidirsi, quindi unire il riso, mescolare bene e ricoprire con il
fumetto filtrato bollente. Continuare a cuocere come un normale risotto,
girando di tanto in tanto, e a cottura ultimata unire i gamberetti. Finire con
una spolverata di pepe e servite il riso nella zucchina tonda svuotata.
Nel caso in cui si
preferisca usare 6 zucchine piccole tonde invece di una grande, la procedura è
identica, ma le zucchine andranno sbollentate in acqua salata per 3/4 minuti.
Enjoy!