Paterson ed i Cupcake… “Gobbi”
Cosa eccelsa è la poesia: da
leggere, da scrivere e anche da declamare. Ma la poesia non è tale perché
contiene rime: è quello che sa suscitare nell’animo di chi la legge, o la
scrive, o la declama che ne fa una poesia. Questo lo ha imparato bene il
protagonista del film, leggendo in continuazione uno dei suoi poeti favoriti, William
Carlos Williams, ed è ispirandosi a lui e a questa filosofia che arriva a
riempire un taccuino segreto di poesie tutte sue. Poesie d’amore, poesie di
dolore, poesie su curiosità, poesie sulla bellezza di ciò che vede, insomma
poesie di tutti i tipi. La sola cosa che le accomuna è che sono segrete: solo
lui le conosce tutte e pochissime le ha condivise con la sua compagna.
Ma facciamo subito il punto su
un po’ di cose che riguardano il film.
Per cominciare, qual è il titolo del film? Paterson!
E dove è che si svolge? A Paterson, nel New Jersey!
Bene, ed il protagonista come
è che si chiama? Paterson!
Ah, uhm, e di dov’era quel
poeta, quel tal William Carlos Williams? Sempre di Paterson, nel New Jersey!
Wow! E com’è che si chiamava
quella sua raccolta di poesie, quella del del 1963? Ma è chiaro, dai: Paterson!
Curioso, sembra quasi una
presa in giro, ma invece no: è così e basta. Anche se in un certo momento del
film esce fuori una battuta sul fatto che lui abiti e guidi l’autobus nel posto
che ha il suo stesso nome. Luogo che, oltretutto, non ha un granché da offrire
e nel quale la vita che lui trascorre è routinaria fino all’estremo significato
del termine.
La figura della sua compagna è
del tutto diversa, ed è un contrasto meraviglioso. I due si amano alla follia
pur essendo uno l’opposto dell’altra: tanto abitudinario e concretamente
trascendente lui e tanto vulcanica, eterea ed iper-sognatrice lei. Lei che, tra
gli innumerevoli sogni che sforna di giorno in giorno, ne tira fuori uno molto
simpatico: guadagnarsi da vivere vendendo i suoi cupcakes. Chiaramente non si
tratta dei soliti cupcakes, perché i sui hanno una caratteristica, una
particolarità che contraddistingue qualunque cosa lei produca nei suoi momenti
di ispirazione: sono tutti “gobbi”!
Per chi non fosse un tifoso
viola, quale io sono, e non ne fosse a conoscenza, per noi i “gobbi” sono i
tifosi della Juventus… e questo penso chiarisca molto bene l’aggettivo utilizzato…
che si applica anche su svariate delle cose visibili nell’immagine qui sopra.
Non ha senso che ora io stia a
riportare la ricetta dei cupcakes: se proprio la volete potete recuperarla da
un nostro precedente post, quello sui “Goonies”.
Approfitto invece dello spazio
risparmiato per sottolineare che questo è un lavoro che può anche non piacere a
tutti: l’autore sceglie di solleticare corde a cui non tutti sono sensibili, o
magari non in qualsiasi momento, e in tal caso il rischio è quello di risultare
alquanto noioso. Ma è un bel film, che nasconde molto più di quel che galleggia,
e va visto con attenzione e presenza di spirito: non voglio dire di più sulla
trama (ormai mi conoscete), ma nell’incontro-svolta che accade verso la fine ho
trovato spunti di possibili diverse interpretazione simili a quelli di “Non è un Paese per Vecchi” … e questo è
tutto dire.
Come ultima nota voglio dare
qualche piccola curiosità:
· I due ragazzi anarchici che dialogano sul bus
riguardo a Gaetano Bresci sono i protagonisti del film Moonrise Kingdom,
mostrando così che un legame esiste tra lui e Wes Anderson.
· Oltre al suo ruolo di anarchico, il pratese Gaetano
Bresci emigrò per un periodo negli Stati Uniti e si stabilì proprio a Paterson,
dove approfondì il suo essere anarchico fino a diventare l’assassino del re
Umberto I di Savoia.
· La città di Paterson, oltre al già citato
Williams, ha ospitato anche un altro poeta che viene citato tra i vari dialoghi
del film, e cioè Allen Ginsberg.
· Il regista, Jim Jarmusch, è famoso per aver
diretto, tra le varie pellicole, anche Daunbailò, Taxisti di Notte, Dead Man e Ghost
Dog.
·
Per i fan di Star Wars: sì l’attore che
interpreta Paterson è proprio lui, Kylo Ren. Ma qui è parecchio più bravo.
Oltretutto l’attore di cognome fa Driver… e non è quindi un caso, per molti,
che faccia proprio l’autista d’autobus nel film.
E con quest’ultima vi saluto,
almeno per ora.
Enjoy